Attraverso l’uso della spada, il samurai imparava ad affrontare tutte le altre armi che avrebbe potuto trovarsi di fronte sul campo di battaglia.
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Nello studio dell'arte della spada è di vitale importanza apprendere come estrarre rapidamente l'arma per potersi difendere o attaccare in situazioni di pericolo.
L’uso sistematico del bastone a fini marziali era noto come bojutsu ed era basato su un’arma di legno duro lunga circa 180 centimetri.
Simile all'alabarda occidentale, il naginata è un arma lunga con la capacità di lacerazione della spada e l'affondo del bastone.
Lo studio del kodachi, arma corta per eccellenza, costringe il praticante a gestire una distanza ravvicinata per poter entrare nella guardia avversaria sviluppando velocità e colpo d'occhio.
L'uso delle due spade unisce la velocità della spada corta alla potenza di taglio della spada tradizionale. In queste movenze è importantissimo l'utilizzo dell'equilibrio e la prontezza di movimento.
Il sojutsu o arte della lancia (yari) era una disciplina studiata come preparazione al combattimento sui campi di battaglia.L’arte del combattimento con la lancia venne insegnata e praticata professionalmente dai guerrieri.
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SHURIKEN
Erano armi nascoste, utilizzate principalmente come deterrente allo scontro o come strategia di fiaccamento.
L'arte del lancio degli shuriken non fa parte del mokuroku della scuola, ma viene affrontato come disciplina extracurricolare da alcuni dojo.
SCuola tradizionale di spada giapponese
Il Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu è una scuola antica di 600 anni la cui arma principale è la spada. Durante il percorso di studio vengono aggiunte armi di differente lunghezza per aiutare il praticante a sviluppare la capacità di gestione della distanza e dei tempi di attacco e difesa.