KODACHI
ARTE DELLA SPADA CORTA
Il kodachi/wakizashi veniva portato sempre a sinistra, a fianco della spada e fu per lungo tempo prerogativa della classe samurai vera e propria [...]. Il kodachi aveva iniziato a fornire dimostrazioni di notevole validità nelle situazioni che richiedevano una lama che fosse facilmente manovrabile con una mano [...] permettendo di combattere anche nei luoghi dove la lunghezza della spada maggiore poteva creare problemi, come ambienti chiusi e stretti o località boschive con rami bassi [...].
Roberto Granati
Storia dei Samurai e del Bujutsu, Robin Edizioni Roma 2008
Nel giapponese moderno il termine kodachi è generalmente usato con il significato generico di “spada corta”, e come tale comprende anche la spada wakizashi. A seconda del contesto, kodachi è usato sia come termine generico di spada corta, sia a indicare un tipo specifico di spada corta. Nei contesti storici in cui invece vi era distinzione, il kodachi non era molto dissimile dalla spada wakizashi, più curva e leggermente più corta del kodachi. I due termini vengono talvolta usati per indicare la stessa arma, anche a causa di differenze di periodi storici, più che nella forma della spada. Fino al sedicesimo secolo il wakizashi era tradizionalmente riservata al rituale del seppuku (più noto in Occidente come hara-kiri).
Lo studio del kodachi, arma corta per eccellenza, costringe il praticante a gestire una distanza ravvicinata per poter entrare nella guardia avversaria. L'allenamento alternato tra il ruolo di kirikomi ed ukedaci, armato di bokken, consente lo sviluppo dell'attenzione al mantenimento costante del ma-ai (distanza) per poter colpire.
La rapidità e la precisione degli spostamenti (tai sabaki) sono di fondamentale importanza. Per questa ragione quest'arma viene insegnata solamente in una fase avanzata del programma marziale
KODACHI
1° Hangetsu no kodachi
半月之小太刀
2° Suigetsu no kodachi
水月之小太刀
3° Seigan no kodachi
清眼之小太刀